SUMMER SEA KAYAK EXPEDITION

Dal 28 luglio al 26 agosto 2012 circumnavigheremo la Corsica...
naturalmente in kayak da mare e sempre in campeggio nautico...
per navigare ancora, dopo diversi anni di assenza, sul mare turbolento ed impegnativo
di questa splendida isola...
Tatiana e Mauro

Abbiamo navigato con: Lorenzo, Beatrice, Gregorio e Dario...

giovedì 5 luglio 2012

Alpine Paddle in Corsica!

Si dice che l'improvvisazione è la madre dell'emozione: deve essere vero!
Stiamo programmando da alcune settimana il viaggio: abbiamo studiato la carta nautica, definito le tappe giornaliere, concordato con i compagni di avventura le date della partenza e del ritorno, sistemato l'attrezzatura, predisposto i kayak...
Come sempre, cerchiamo contatti sull'isola: una scuola di kayak o qualche solitario amante delle pagaiate sotto costa che ci possa dare qualche utile consiglio pratico o suggerire un itinerario nascosto o ancora aiutare in caso di bisogno. Come sempre, abbiamo un piano di riserva: potremmo restare bloccati dalle condizioni meteorologiche sfavorevoli ed avere bisogno di tornare nei tempi stabiliti al porto di partenza. Come sempre, cerchiamo soluzioni sul posto: un passaggio a Bastia per kayak e persone per scongiurare l'ipotesi di perdere l'ultimo traghetto utile per ritornare a casa...
Yannick è già stato in Corsica e ha diversi amici sull'isola: ci sta aiutando ad attivare e a mantenere i contatti con le scuole di kayak còrse perchè il nostro francese non è così raffinato da poter sostenere conversazioni telefoniche... abbiamo sfruttato una serie di fortunate coincidenze astrali ed in pochi giorni abbiamo deciso di oltrepassare il confine italo-francese per trascorrere da lui un intero fine settimana... carico di sorprese e di emozioni!
Non solo abbiamo forse trovato la soluzione ideale per il nostro "Piano B" ma abbiamo anche intrapreso un'attività speciale: la costruzione artigianale di una pagaia tradizionale groenlandese!
Yannick è un professionista affermato, un artigiano di esperienza trentennale, un entuasiasta della vita e del kayak: sotto la sua guida ci siamo lanciati con entusiasmo nella realizzazione di quattro pagaie in legno modello Atuarfik, che non a caso in Inuktitut, la lingua parlata dagli Inuit, significa proprio "imparare, apprendere"... non è stato facile, non eravamo pronti, non abbiamo quasi avuto il tempo di abituarci all'idea che già eravamo all'opera con la pialla, la raspa ed il truschino (che magnifica invenzione!)... poi ci siamo ricordati delle tante letture sulla cultura Inuit, delle decine di libri storici sul kayak tradizionale, dei tanti studi sulla pagaia groenlandese, sulle sue forme e misure ed abbiamo cominciato a sentirci un pò più confidenti, sicuri, ottimisti... e poco a poco la pagaia ha preso forma, grazie ai consigli preziosi di Yannick, alle sue correzioni tempestive, alle sue lunghe spiegazioni teoriche e ai suoi illuminanti esempi pratici... tieni la mano così, premi la pialla cosà, "fai cantare il legno quando lo lavori"... il suo suadente accento francese ha reso ancor più lieve il lavoro in laboratorio, la frescura delle montagne savoiarde più tollerabile l'afa estiva e la cucina casalinga più saporita l'intera giornata: l'insalata del suo orto aveva i bordi orlati come i riccioli del legno che si andavano ammonticchiano sul pavimento ed i profumi della falegnameria erano quasi altrettanto invitanti di quelli della vasta dispensa di formaggi, salumi e marmellate del nostro ospite...
Insomma, uno stage zero di costruzione delle pagaie, di ripasso generale delle lingue e di immersione nella cultura enogastronomica d'oltralpe... un'esperienza unica che speriamo di ripetere quanto prima! Soprattutto, speriamo di riuscire a completare per tempo gli ultimi lavori di rifinitura delle pagaie, così potranno venire con noi in Corsica!!!


Somebody says that the improvisation is the mother of the emotion: it must be true!
We are now studying the charts, programming the daily routes, arranging the dates to start and to come back home, organizing the gear and the kayaks and so on...As always, we're looking for contacts on the island: a school of kayak or some lonely paddler to help us with practical suggestions or unknown itinerary or still to help us  just in case of need.As always, we're working to have a "plan B": we could be stopped by the unfavorable meteorological conditions and need to come back in times to the Bastia harbour.As always, we're looking for a local solution, on the place, on the island: a gateway to Bastia for kayaks and people to implore the hypothesis to lose the last ferry on the way home...Yannick has already been in Corse and it knows some people there: he is helping us to find and maintain contacts with the sea kayak schools on the islands because our French is not so good to be able to keep telephone conversations going... we have had a series of very fortunate astral concurrences and in few days we have decided to go to France to spend with Yannick a whole weekend... load of exciting surprises and new adventures!We have found the ideal solution for our "Plan B" and we also have undertaken a special activity: the handicraft construction of a traditional Greenland paddle!Yannick is an asserted professional, an artisan with an over thirty-years experience, a man entuasiastic with life and kayak: under his guide we were launched with enthusiasm in the realization of four wooden paddles! The model is called Atuarfik, the word to say in Inuktitut, the language of the Inuits, "to learn"... It was a very big job, we were not ready, we have had not time enough to get used to the idea... we remembered the so manybooks we have red about the culture Inuit, the ancient kayak and the traditional paddle and little by little we have started to feel a bit more confident, sure, optimistics... and so the paddle has taken form, thanks to the precious suggestions of Yannik, to his corrections, to his long theoretical explanations and his illuminating practical examples... "tu fais comme si, tu fais comme ça"... "you have to make the wood sing while you work it"... his French accent has still made lighter the job, the coolness of the mountains more tolerable the summer sultriness and the home kitchen more tasty the whole day...In short, a stage zero of Greenland paddles was realize: an unique experience that we hope to repeat as soon as possible! Now we want to complete the last job on the paddles to be able to carry it with us to Corse!!!

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